E ho perso la strada.
L’ho persa… cercando un golfino,
una sciarpa, uno scialle di lana...
Percorso, cammino, più non c’era.
Intorno il caso, l’energia, il caos.
Tacchi rotti, scarpe sfondate.
E freddo.
E tornando sui miei passi,
a capo chino, in cerca di tracce,
l’ho persa di nuovo,
innumerevoli volte, vuoi per scarsa luce,
ad un bivio più infingardo.
E ho trovato cani blu, chiese buie,
isole e donne sole.
E freddo.
E non ho trovato che sentieri foschi.
Ora sto qui solitaria, che tremo,
con un contratto d’affitto, a vita,
per un’esistenza senza riscaldamento,
che non riconosco più mia.
La vivo in prestito, mi lascio esistere,
indolentemente, qualunquemente,
in uno scomparto frigorifero,
E Tu. Tu! in tutto questo: se dall’Alto
puoi intuire questo freddo, spaventoso,
ma per Te, comico, labirinto,
aiutami! Mandami un cappotto,
magari un semaforo funzionante,
o, [SPOILER][/SPOILER]almeno, qualche indicazione.
Per il Sud.
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